martedì 31 dicembre 2013

E' arrivato il 2014!


Tra un botto, una sbrindisata, un sacco di mangerini ben auguranti e qualche rito attira fortuna il 2014 è arrivato  ma come sarà? Um... a guardarlo in faccia mi par che dica: se pensi che con l'anno morituro sian morti pure i guai... speri troppo...io non so scacciapensieri... anzi l'aumento !
Sommando le sue cifre salta fuori un bel  7 . Numero primo sacro per eccellenza, piuttosto spirituale,  complesso e introverso incline al perfezionismo e allo studio analitico, non annuncia cambiamenti e espansione, piuttosto minuziosa riflessione. Come dire sarà  un anno sabbatico dai ritmi lenti e ponderati. Analisi impietosa degli errori passati saranno il suo motore cerebrale! Per correggerli o eliminarli agirà autocriticamente nel chiuso solitario mondo dell'introspezione. Con   eccezionale self control  concentrerà tutte le  risorse  sui problemi in corso,  nulla sfuggirà alla sua mente medianica e sensibilissima e nessuno potrà eludere se stessi e le proprie responsabilità passate e presenti. Specificamente, la prerogativa di questo numero primo 7 determinato, ipercritico, dalla disciplina ferrea, dai modi sobri e pazienti, sarà quella di non lasciare in mano al caso il destino del singolo e del collettivo. Da ognuno pretenderà poche smancerie e giri di parole, molto lavoro silente e ben fatto, in ognuno scaverà fino al midollo per tirar fuori l'essenziale. Essendo portatore di eventi al futuro piuttosto che al presente, indirizzerà azioni e avvenimenti verso soluzioni con i dati acquisiti, vale a dire farà comprendere anche con durezza  che la mente prima può e deve sfruttare quello che sa  e ha in concreto, poi può avventurarsi in nuove esplorazioni  di modus vivendi personali o comunitari.  Ovviamente questo 2014 premia la scienza, la ricerca, la psicoanalisi, l'arte, la filosofia, lo studio approfondito di tutti i settori che regolano le questioni fondamentali. Fornirà gli strumenti raziocinanti utili per specializzarsi teorizzare, comprendere, progredire, arrivare a conclusioni. Come detto, a parte qualche pericolosa eccezione, non sarà un anno dinamico ricco di eventi a sorpresa, ne sul piano personale ne in quello globale, ma di rielaborazione dei precedenti per trovare soluzioni pratiche a cause e effetti sbilanciati. Conseguentemente un anno scarno di eclatanti gratificazioni che richiede cautela e accurata verifica della situazione, durante il quale quasi nessuna scelta azzardata o azione istintiva conduce al successo.  Facilmente  questo anno 7 instaura senso di solitudine e depressione che possono minare  lavoro e autostima ma altrettanto facilmente fornisce quella tenacia e freddezza reattiva indispensabile in ogni situazione per raggiungere i propri obiettivi. Meditazione e mistero sono i suoi motti occulti. Essi, assorbiranno gran parte delle risorse spirituali dei singoli e del collettivo. Purtroppo favoriranno anche un proliferare di sette con intenti poco ortodossi e aggravare l'estremismo religioso con aumento di persecuzioni. Essenzialmente ciò che riserva dipende dal nostro stato d'animo: sarà positivo per chi nel suo profondo manterrà una forma mentis oggettiva; negativo per chi si lascerà sopraffare dallo sconforto. In conclusione,  un anno scomodo, poco entusiasmante e prodigo di socialità, in certi momenti pure avvilente. Tuttavia il potere analitico e  selettivo che ha in se  sarà molto, molto benefico. Saggiamente sfronderà l'esistenza quotidiana dal superfluo. Persone o cose che non ci servono le farà sparire però  in cambio temprerà lo spirito e aumenterà le risorse intellettive aiutando a  sbrogliare situazioni di lavoro, sentimentali, finanziarie. Ovunque  condurrà al nocciolo evitando male interpretazioni, elargirà intuizione e potere in tutte le transazioni che ci stanno a cuore, specie in questioni di giustizia, societarie, finanziarie purché non speculative e rischiose, soprattutto sarà ottimo alleato in ogni tipo di contratto. Amante della natura e dei luoghi tranquilli favorirà vacanze dai ritmi riposanti e rigenerativi, le relazioni segrete e in sintonia intellettiva, tutto ciò che è attinente all'ecologia, all'agricoltura, alla terra intesa come riserva di risorse da sfruttare. Sarà contrario al gioco d'azzardo e alle scommesse, come ai giochini sottobanco della politica e al mercanteggio. Le maggiori soddisfazioni le riserva alla conoscenza del se e dei  propri limiti, alla creatività, alle imprese romantiche, alla valutazione ragionata delle circostanze, al riserbo mentale e fisico. Talvolta l'invidia lo farà sbottare provocando inedite lacerazioni sociali, inoltre  con la sua proverbiale flemma e incomunicabilità anche rallentare  le azioni e  univocare le motivazioni separatiste degli uni e degli altri  ma nel complesso si rivelerà  un sapiente filosofo realista che bandirà utopie e  avventure campate in aria in ogni settore esistenziale. Seppure non faciliterà a nessuno la quotidianità a taluni  può regalare insperate possibilità e colpi di fortuna inattesi con recupero di credibilità morale e rivalutazioni individuali. Per concludere, un anno dai significati simbolici forti, di perfetta fusione tra i diversi mondi che compongono il tutto, che detiene  le chiavi occulte dei ritmi vitali universali per cui  in pratica non apre nuove strade ma sigilla il tempo concludendo un ciclo periodico settennale. Vada come vada io brindo alla sua venuta e mi predispongo positivamente, da lui c'è tutto da imparare sia  per conoscersi meglio "dentro"  sia per  sfruttare le potenzialità intellettuali innate che portano a risultati desiderati " fuori", se poi ci vorrà pazienza...beh ...rallenterò il passo, in fondo chi va piano va lontano.... o..no !

Buon annissimo 2014  a tutti 
ops..... felicissimo anno 7!

difsdiff
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a presto le previsioni zodiacali segno per segno 




venerdì 6 dicembre 2013

Mandela



Tutto il mondo piange il distacco da questa terra del padre alla lotta contro l'apartheid : Nelson Mandela. Un uomo che con la sua caparbia volontà ha tracciato la storia  del riscatto, della libertà, della dignità  del popolo sudafricano, diventando agli occhi del mondo un simbolo di pace e di ispirazione di diritti  egualitari e nel cuore dei suoi orgoglio e incarnazione  della nazione stessa. 
Un uomo, che a leggere qua e la,  non c'è uomo politico, personaggio illustre di ogni settore, potente o semplice uomo della strada che non gli riconosca un valore e non lo ricordi come un esempio  di coraggio, determinazione, fede,  pacificazione, solidarietà, umanità. Indiscutibilmente il cielo si è ripreso un uomo di nobili ideali  universali ma  anche se da oggi  il suo sorriso non illuminerà più le strade della sua e altrui gente, l'eredità che lascia Madiba a tutta l'umanità di "mai farsi guidare dall'odio ma dall'amore" è grande. Non so in quanti che sognano e combattono per diritti, dignità, libertà, democrazia sapranno ispirarsi e adeguarsi. Per mettere: la giustizia e il bene comune avanti alle proprie aspirazioni politiche o economiche; l'amore al posto del risentimento, l'odio, la vendetta; l'appartenenza a una razza, un clan, un ceto sociale, un credo alla partigianeria e al rispetto minoritario; la pace alla violenza non è cosa semplice. Se poi come disse nel suo discorso all'ONU " la lotta per la conquista della libertà non finisce mai, ogni giorno bisogna rinnovarla" è ancor più difficile. Solo un grande leader altruista, equilibrato, umile e saggio come Lui ci può riuscire.  Al momento non vedo tanti Mandela, vedo tanti opportunisti, sento tanti cianciuschia fantapoliticanti, avverto tanto razzismo e settarismo astioso che mi spaventa.  Mi auguro che tutti i "potenti" che gestiscono destino e sorte di uomini e paesi  diano un senso ai loro discorsi in memoria  di un uomo profondamente equo e solidale. Oltre le parole più o meno di onore e rammarico,  mettano  dignità umana e diritti all'eguaglianza. L'apartheid ha tante facce...









giovedì 5 dicembre 2013

Perdonare....

Il perdono è un grande atto di coraggio che richiede una straordinaria capacità di scordare i torti subiti. Ma conviene? Se si ha fede si! Perdonando ci si libera da stati d'animo negativi e si escludono dal pensiero tutti quei  desideri vendicativi o astiosi che umanamente sono comprensibili ma spiritualmente inammissibili in quanto fanno perdere la serenità e  rischiare  di fossilizzarsi su una fissa ossessiva autodistruttiva. A me non sempre riesce con facilità perdonare.  Ovviamente c'è torto e torto per cui a volte il farlo mi richiede un gran lavorio di motivazioni che mi succhiano un sacco di energie, altre sono veloce. Ultimamente il perdonare mi ha portato alla mente Berlusconi e lo strappo di Alfano & company. A parte tutte le sue vicissitudini politiche credo che quanto hanno messo in atto  certi politicucci sia veramente un torto insopportabile per lui. E' difficile dimenticare a chi hai concesso tanto, costruito carriera, onore, visibilità, afferma che ti ama e contemporaneamente per proprio tornaconto ti butta nel cestino dei rifiuti!  Penso che non sarà facile al cavaliere perdonare il "tradimento". Personalmente non ci riuscirei. Chiederei scusa a Dio, magari non coverei vendetta ma guferei per ottenerla.  Riuscirà invece lui,  a perdonare? Il coraggio non gli difetta, l'inventiva nemmeno però come disse un filosofo:

schopenauer 3 Non credo voglia farlo! 

*

Un salutissimo a tutti

Dif

mercoledì 4 dicembre 2013

i miei sconfinamenti

Spesso la mia mente e il mio corpo imprevedibilmente  sconfinano per cercare risposte diverse a realtà e fatti quotidiani. E' come se si trasferissero per  sfrondarsi da orpelli riduttivi alla libertà di pensiero, purificarsi da tutti quegli attaccamenti feticci e obsoleti che, per timore o ipocrita convenienza,  impediscono di esprimere opinioni  in completa assenza di pregiudizi,  vivere la corporalità per come si è e non per come  si dovrebbe essere in base a una logica classificatrice. Una dislocazione in cui ragione e fisicità  entrano in quegli spazi  dove si può meditare,  rielaborare il sentito- veduto- vissuto da angolazioni libere e inusitate che non esulano la concretezza ,  la rendono vergine, priva di considerazioni condizionate da logiche altrui. Ovvero ciò che vogliono  esprimere sia frutto di opinioni libere e ciò che  vogliano provare sia integramente parte dell'essere. Non so ben spiegare  quale meccanismo  provoca questo mio sconfinare, so  che avviene in quanto insito nella mia natura e ogni volta che succede mi rigenera in tutto e per tutto. In fondo non mi interessa spiegarmelo o spiegarlo, mi interessa viverlo. Perché? Perché le risposte che trovo alle mie perplessità, sono quelle che provengono  nell'analizzare la realtà che mi circonda senza influenze,  sono la possibilità di constatare che esistono angolazioni diverse per viverla, sono semplicemente intuizioni che mi offrono l'opportunità di scoprire e entrare in diretto contatto con quello che comunemente si ritiene una fola inventata o inverosimile, sono un vantaggio per glissare ogni forma  di imbrigliamento,  un quid che  impedisce di  rimanere schiacciati da una massificazione ovvia nella quale chi non pensa, dice, agisce  nello schema codificato è escluso con bombarde di ragioni che nulla hanno a che vedere con la ragione stessa, solo con i paletti dell 'accomodato sistema del potere.  Non temo i  miei sconfinamenti mentali  o corporali,  vero che ogni volta mi stupisco ma  mai li evito,  ci ricavo  un utile enorme, quello di non aver paura degli ossificati.