martedì 30 settembre 2008

" LA PRINCIPESSINA"

In questi giorni nel leggere qua e là mi sono imbattuta in certe affermazioni della  "principessina", mi sono veramente indignata.

Mi sono indignata non perchè sono una fautrice Vespana, anzi da sempre seguo le trasmissioni di Santoro perchè m'intriga, un pò per i suoi modi provocatori di comunicare, a volte anche faziosi, un pò per la sua bravura nel rigirare certe frittate  rendendole un piatto appetitoso anche se composte da ingredienti indigesti. Proprio  attraverso    le  " comparsate" nella trasmissione Anno Zero  della " principessina"  ho potuto constatare le sue "grandi doti" di intervistatrice! Fin quando si limitava a fare la " scimmietta ammaestrata" tutto filava liscio, ma se scantonava e da saputella sussiegosa provava a fare di testa sua il risultato era disastroso, tanto nelle domande che poneva quanto nel modo di gestire gli interventi delle persone invitate a pronunciarsi sul caso specifico. Più volte ho visto Santoro a dir poco perplesso e da volpone par suo o tagliava corto o spostava l'attenzione su altro per riparare ai danni della sig.na Borromeo, al punto che in una trasmissione è stato costretto a metterla al "palo"  togliendole all'improvviso audio e video!

Prima di criticare la  "principessina " dovrebbe chiarirsi le idee, smetterla di scimmiottare gli altri e di aggrapparsi a opinioni di gente   che di sicuro farebbe meglio a guardare in casa propria e non in quella altrui. Può darsi che da " principessa"  sia abituata a guardare il mondo dall'alto e non si " abbassi"  a trattare con la realtà se crede che il successo di Vespa cambi se al posto di argomentare su una " pilloletta" argomenta di...

Non credo che i salottini che frequenta sono tanto diversi da quelli di Porta a Porta, altrimenti invece che becerare si dedicherebbe ad altro. Ad esempio poichè le piacciono tanto " gli stranieri"  potrebbe impiegare le sue giovani energie andando a lavorare in certe zone del mondo dove a causa di guerre e poteri politici perversi ci sono tanti bambini che se ne fregano se Vespa parla di pillolette blu considerato che per loro sarebbe una manna averne una al giorno di cibo per sopravvivere. Di certo tale esperienza la farebbe inorridire e disquisire su ben altre tematiche !

lunedì 22 settembre 2008

TOTO SCUOLA

Da anni ormai ad ogni cambio di governo e di ministro della Pubblica Istruzione ci "sorbiamo " il "toto riforma scolastica. Però il terno secco ancora nessuno l'ha azzeccato!!!  Anzi il "sistema giocato" ha causato nette perdite di denaro pubblico.

Credo che anche i lodevoli propositi dell'on. Gelmini finiranno in "gloria", non basteranno a ridare all'istruzione, nel suo complesso, quel ruolo educativo e formativo che gli compete e che di solito è il termometro per valutare il grado di evoluzione di una società sincronizzato sul tempo reale.

Dagli anni 60, la struttura dell'istruzione è un colabrodo, qualche riforma è servita a tappare buchi a casaccio, qualche altra perfino ad allargarli,  nessuna è risultata esaustiva e ha dato quegli imput mirati a generare un clima d'interazione cognitiva  ed educativa concreta, capace di convogliare società, insegnanti, genitori e studenti a perseguire lo stesso fine senza fare acqua! !!

Come la mettiamo con quei genitori convinti che la scuola è una panacea per tutti i disagi dei loro figli? Quei docenti " educatori per caso" ? Quei studenti che scambiano le aule scolastiche per tuttaltro? Con la marea di circolari, contro circolari, testi vecchi come matusalemme, programmi fumosi, didattiche strampalate, strutture inadeguate ecc.?  Interrogativi che bastano e avanzano per far "saltare" una perfetta riforma! !!

Un grembiule può bastare a coprire abiti che enunciano diverse condizioni sociali, seppure scarpe, zaini,astucci e quantaltro la ribadiscono; una maestra unica può evitare la confusione in testa a bambini e genitori anche se poi nella vita reale si assiste a scambi di ruoli e mancanza di punti di riferimento fondamentali; sostituire il giudizio con il voto può essere un ottima cosa per quantificare velocemente il proprio appren dimento o il modo di comportarsi anche se poi nel mondo concreto impera il malcostume e l'arrivare senza specifiche conoscenze; l'accorpamento delle discipline simili può essere un efficace mezzo per risparmiare risorse economiche e  togliere la possibilità di architettare un nuovo corso di studi per sistemare amici e parenti; ben venga la meritocrazia per risollevare il morale dei tanti insegnanti competenti bistrattati purchè il metodo di gratificare rimanga agganciato alla didattica e  non lasciato in balia di pareri personali di direttori, presidi, rettori.

Niente può bastare a rendere una riforma sostanziale se l'insieme che ne usufruisce direttamente e indirettamente rimane nel "recinto" delle sue convinzioni.

Mi sorge il dubbio che il "toto"  scuola sia una scommessa aleatoria! !