mercoledì 29 dicembre 2010

STA PER ARRIVAREEE....!!!

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Ormai il 2011 è alla porta di S. Silvestro, tutti siamo con le bottiglie in mano pronti a far saltare i tappi per dargli il benvenuto. Ognuno lo attende con ottimismo e grandi speranze ma anche con la curiosità dovuta al dubbio della sua incognita: sarà favorevole, bonaccio o iniquo? E' con questo dilemma che, dal tempo dei tempi, si cerca di entrare nelle sue grazie accogliendolo in pompa magna con abiti scintillanti, antiella, botti, mortaretti e fuochi d'artificio, tavole imbandite con ogni sorta di cibo che tradizione vuole allontani lo spettro della miseria e della sorte avversa, simboli propiziatori sparsi qua e la.  I più scaramantici  già interrogano l'oracolo, mentre i più curiosi hanno letto decine di previsioni più o meno suggestive su riviste e ascoltato tutti i vaticini dei “tecnici” divinatori nei programmi radio e tv. Naturalmente a chi in quest'anno morente è andato tutto alla grande scongiura  il 2011 che non gli scombussoli nulla; a chi invece tutto è andato maluccio freme per dargli un calcio e  coccola  il nascituro  convinto che lo toglierà da impicci. Insomma, chi più chi meno, tutti siamo entusiasti di festeggiare l'anno alle porte e al contempo subiamo il fascino del suo mistero: sarà fortunato o sfigato?

Oggettivamente è difficile dare una risposta precisa al  singolo. Altrimenti quelli con pronostico sfavorevole invece che accoglierlo con entusiasmo festaiolo ogni anno lo spellerebbero vivo!. Tuttavia, ipotesi generali basate sulla sua vibrazione, danno indicazioni precise sul come si comporterà, per cui anche quest'anno, un po' alla volta dirò la mia.

Tanto per entrare nel merito, inizio col dire che il 2011 è l'anno del "4" e sarà da prendere con le molle. La sua somma teosofica infatti è data da :2, lunare, passivo, ricettivo femminile + 0, vuoto, imprevedibile androgino + 11 attivo maschile dominante messianico, con totale 13 numero doppio, di sfida, attivo maschile radicale che ridotto ( 1+ 3 ) da il 4, saturnino passivo, materiale, quaternario sacro. Con le sue implacabili regole di serietà e correttezza muterà il modo di pensare e agire generali, e con la  particolare mescolanza di influssi catalizzanti rovescierà imprevisti favorevoli e contrari sul capo di ognuno, e, a livello mondiale si sbizzarrirà  a provocare  accadimenti capaci di “paralizzare” l'andamento globale. Sarà bene quindi salutare il suo arrivo in sintonia con il suo carisma procurandosi almeno uno dei simboli che calamitano le vibrazioni legate al suo potere numerico 4 . Eccone alcuni, chi vorrà potrà fare facilmente:

Croce : la forma emblema del 2011 è una croce in oro, a braccia perpendicolari di lunghezza uguale, smaltati uno di giallo, uno di rosso, uno di verde, e uno di blu; è l'essenza instancabile del tempo che opera nel macrocosmo. Portarla o averla sintonizzerà la mente in armonia coi quattro punti cardinali e con le sue variabili filosofiche, eviterà di concentrarla in progetti inutili, incompatibili con i cicli temporali che regolano lo scorrere dell'anno. Vale anche in legno o carta purché si rispettino forma e colori.

Cubo: il cubo con le facce colorate nei colori detti sopra è lo spazio annuale del 2011 contenuto nel tempo volumetrico metafisico. Averne uno intorno aiuta a penetrare nell'ordine metodico della materia universale che lo circoscrive per assimilare le proprietà della sua logica operativa e captare l'atmosfera realistica e senza devianze utopiche utile all'azione costruttiva di qualsiasi progetto.

Quadrato: il quadrato è la forma sintetica che indica il piano microcosmico nel quale l'anno agisce, tanto per intenderci il nostro. Va diviso in quattro parti uguali e ognuna colorata in giallo, rosso, verde o marrone, blu. Averne uno da guardare nei momenti di dubbio aiuterà a rimanere con i piedi in terra, a scegliere idee concrete, seguire le vie produttive che conducono a risultati proficui nella professione senza sperpero di risorse emotive e fisiche.

Casa: L'anno, essendo un 4, mira a risultati solidi e duraturi in ogni settore dell'esistenza, quelli costruiti mattoncino dopo mattoncino con pazienza e tenacia.  Un ciondolo a forma di casa o mattoncino saranno ideali per assorbire il suo potere, proteggere i beni immobili, esaudire il desiderio di  acquisto di una casa, mettere su famiglia, stabilizzare l'azienda. Va bene anche una piccola casetta in carta.

Numero: naturalmente il 4 è il suo valore maggiore;  mettere in bella vista un cartoncino con un bel 4 ci farà quadrare meglio i conti e calcolare i rischi in anticipo.

Colore: il 2011 predilige il verde. Sarebbe auspicabile possedere una giada o uno smeraldo per essere sotto l'influenza positiva della sua aurea ma anche una qualsiasi pietra verde basterà ad attirare le radiazioni che emette per essere a contatto con la sua luce pragmatica e illuminante.

Consiglio a tutti di comprarsi 4 nastrini: uno verde, uno giallo, uno rosso e uno blu; di legarli con un nodo al centro in modo che la lunghezza sia eguale da ambo le parti (in caso non lo sia basta tagliare, devono risultare pari) da tenere in borsetta, o in casa, in azienda in ufficio. Non faranno miracoli ma di sicuro sintonizzati con la natura del 2011 percepiremo gli influssi magnetici dell' energia positiva e efficiente che emette e mireremo al sodo come lui.

A TUTTI BUON ATTESA

dif

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Continua.......

 

martedì 7 dicembre 2010

"LA DONNA DELL'APOCALISSE"

 "un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle “

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E' in questo versetto dell'apocalisse che per secoli l'immaginario popolare ha identificato  la Regina della sorte di cielo e terra, la donna icona  del riscatto,  bellissima, superiore e imparagonabile a qualsiasi figura femminile alla quale anche la “serpe malefica “dovrà sottomettersi.

Per noi oggi "la donna dell'apocalisse" è  l'Immacolata Concezione, Maria, la madre amorevole del Dio Redentore, unica intermediaria salvifica, alla quale possiamo rivolgergi per intercedere presso suo Figlio il perdono, trovare conforto, ottenere sollievo agli affanni morali e materiali.

Anche le dodici stelle nella bandiera blu europea sono un chiaro richiamo alla “donna dell'apocalisse” e alle radici cristiane degli stati comunitari

 Quand'ero bambina, l'8 dicembre era un giorno specialissimo, la mamma ci faceva indossare abiti nuovi, voleva che si andasse alla Messa solenne dell'Immacolata"con un aspetto curato in onore della Vergine, in più a suo modo cercava di assolvere al detto della tradizione: “chi rinnova per Maria scampa una malattia” A dire il vero anche se oggi le cose son molto cambiate, e, il giorno dell'Immacolata per molti è una occasione per andare a sciare, fare una giterella magari in qualche capitale europea o andar per mercatini, la cosa è rimasta tanto impressa in me che non posso fare a meno di far indossare ai miei figli almeno un paio di calze nuove. Allora, grandi e piccoli, si aspettava con ansia l'evento poichè era legato anche alla credenza che si vedesse da terra passare in cielo la Madonna con gli angeli che andava a Loreto,  le sere dell'8, 9, 10  dalle 9 in poi si era tutti con il naso all'insù, non si pensava al freddo, ci si rammaricava solo se nevicava perchè in tal caso il passaggio era impossibile vederlo  Oggi, non ricordo ciò che vedevamo ma non importa, anche se era solo la via lattea  dentro mi è rimasto il ricordo di una sacralità intensa, colorita da voci e volti di devozione a Maria di una  comunità che sapeva stupirsi con poco, oltrechè  di unione familiare verso i valori trascenti senza tuttavia pesantezza, con spirito allegro e libero..

Auguro a tutti di passare una lieta giornata in compagnia

della "donna dell'apocalisse"

 con Lei accanto nulla si deve temere

Dif

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Per la cronaca: La devozione a Maria, l' Immacolata, è molto antica. Precede di millenni la proclamazione del dogma che ha coronato la diffusa tradizione del popolo, specie nella chiesa d'oriente,  ponevano la Vergine Maria al di sopra del peccato originale, definendola : " intemerata, incolpata, bellezza dell'innocenza, più pura degli angeli, giglio purissimo, germe non avvelenato, nube più splendida del sole, immacolata " In occidente invece, la teoria della concezione di Maria senza il peccato, comune a tutti i mortali discendenti di eva, trovò una forte resistenza, non per avversione alla Madonna, che restava la più eccelsa delle creature, ma per mantenere ferma la dottrina del riscatto ottenuto solo in virtù del Cristo. Si deve al francescano scozzese Giovanni Duns, detto scoto e anche " dottor sottile " il superamento dello scoglio dottrinale con la sua convincente riflessione che anche Lei era stata redenta dal peccato originale in conseguenza del sacrificio del suo divino figlio ma fuori da ogni tempo comune. Così, nel 1476, tra polemiche e dissidenze la chiesa introduce la festa della Concezione di Maria nel calendario romano, poi, nel 1661, papa Alessandro VII con la bolla pontificia – -Sollicitudo omnium ecclesarium – la inserirà in quello universale della chiesa. Due secoli dopo, l'8 dicembre del 1824 Pio IX con la bolla -Ineffabilis Deus - sanzisce il dogma dell'Immacolata Concezione decretando con grande coraggio la fine delle secolari diatribe sul concepimento senza l'originale peccato della “donna vestita di sole” Quattro anni dopo, le apparizioni di Lourdes confermeranno il dogma della Vergine Maria:” tutta bella - piena di grazia - priva di ogni macchia del peccato originale” il prodigio sembrò un ringraziamento al coraggio del papa e le abbondanti grazie che piovvero sull'umanità alla devozione secolare del popolo al cuore dell'Immacolata. Attualmente, la chiesa per stigmatizzare l'importanza della Concezione Immacolata della Beatissima Vergine Maria celebra la messa -gaudens gaudebo-

 Molti sono gli artisti che hanno cercato di raffigurare la grazia e l' indiscutibile purezza di Maria, quella sopra è un'opera del Tiepolo conservata al museo del prado a Madrid

 

martedì 23 novembre 2010

NON BASTA UNA GIORNATA

 

Non credo tante alle celebrazioni giornaliere, specie a quelle sui temi di diritto umano, a mio parere sterile strombazzamento di 1giorno che non risolve nulla in quanto negli altri 364 gg messa a posto la coscienza di aver richiamato l'attenzione su un grave illecito, tutto rimane tale e quale, nessuno o quasi agisce in modo concreto per eliminare le violazioni  fisiche o morali. Da donna però che mai dispera sulla possibilità che un giorno nel mondo ci sia maggiore equità per tutti e, nessuna donna sia soggetta a subire orribili soprusi, da parte di nessuno e per nessuna ragione, mi sembra opportuno non ignorare

la giornata mondiale contro la violenza alle donne “

Si celebra giovedì 25 novembre e in tutto il mondo sono previste iniziative di vario genere, indette da organizzazioni umanitarie e non, con tanta enfasi oratoria e scarsi fatti a seguire per cui a poco servono, anche se qualcuno dice parlarne è già qualcosa.

Alcuni credono che la violenza subita dalle donne sia un fenomeno sociale e di costume legato all'ignoranza, al sottosviluppo economico e culturale, appartenga agli strati della popolazione malavitosa o quantomeno con scarsa sensibilità e moralità, talvolta legata a credenze locali o religiose.  Niente di più falso. Infatti se così fosse non si comprende come mai non passa giorno che la cronaca non registra casi di donne uccise, seviziate, stuprate, oggetto di stolking, imprigionate, schiavizzate e tenute in condizioni di asservimento morale e fisico in paesi che vantano decenni di civiltà e democrazia, con leggi e leggine che in teoria dovrebbero tutelare le donne. Proprio nei cosiddetti paesi moderni, evoluti, maggiormente acculturati e ricchi il problema aumenta di giorno in giorno, in certe città essere donna è un vero e proprio handicap, limita enormemente l'autonomia, costringe a vestirsi in modo impersonale, restare in casa negli orari considerati a rischio, come se non bastasse in certe metropoli obbliga a trasformare la propria casa in fortino da carcerati.

Chiaramente la violenza sulle donne è un problema che esiste e persiste in tutte le culture e in tutti i sistemi più o meno democratici e grava tantissimo sulla libertà femminile sotto ogni punto di vista.

Spesso si crede che il fenomeno non ci riguarda, che è lontanissimo da noi, impossibile che avvenga nel proprio quartiere, che qualcuno che ogni giorno frequenti o incontri al parco ti stupri, altre ancora, e è la peggiore, che la causa della violenza subita deriva da un comportamento diretto della donna, come dire: se è successo se l'è voluta! Invece la violenza sulle donne è un malcostume comune alla prepotenza, all'egoismo e alla scarsa importanza che si attribuisce al rispetto verso l'altro. Infatti non c'è differenza sociale o status personale che impedisce di violare i diritti più elementari degli individui inermi, uomo o donna o bambino che sia. Tanto è vero che gli atti peggiori di violenza maturano in famiglia, proprio nel luogo dove la donna si sente protetta, le sembra di avere la sicurezza che nessuno la sfiorerà. Spesso è proprio quel nostro vicino tanto gentile, perbenino e ritenuto integerrimo a picchiare brutalmente la propria compagna, a sottoporla a abbietti ricatti e nel caso peggiore a ucciderla facendoci cadere dal pero con: ma come... un professionista..tanto sensibile...chi l'avrebbe sospettato ecc. ecc.

Ma perché le donne subiscono violenza da mariti, fidanzati, datori di lavoro, padri, figli e così via. Perchè sono deboli e incapaci di reagire? No assolutamente no! Le donne sono in grado di difendersi e di reagire, anche di cambiare il mondo se vogliono ma debbono decidersi. Se aspirano alla dignità, al rispetto, ai diritti paritari debbono combattere anche le proprie debolezze. Devono denunciare marito, fidanzato o datore di lavoro, rifiutare chi le manipola a scopi pubblicitari, rifiutare gli spot in cui sono umiliate, rifiutare di ritoccarsi per soddisfare l'apparire, rifiutarsi di spogliarsi per compiacere la vista maschile, rifiutarsi di sorridere a chi le maltratta, rifiutare chi le vuole belle e oche, rifiutare chi le obbliga a concedersi per sedersi nei palazzi del potere tanto per mascherare di essere progressisti, poiché la violenza fisica è tragica, ti uccide, stupra, strappa la pelle, ti rompe le ossa, ma la violenza psicologica è peggiore, ti annulla ti rende una zombie vivente e per giunta complice, si vittima e favoreggiatrice se non denunci, non scappi, nascondi, assecondi, approfitti del malcostume maschile per ottenere quel che ti spetta di diritto.

E' ora che la donna non dica più questo non lo voglio e poi si asserva in privato e in pubblico ai dettami maschilisti, è ora che non rinuncia a combattere i poteri forti perché composti da uomini.

A tal proposito mi sorgono spontanee  delle domandine:

Come faranno le donne a conquistare il diritto di non subire molestie in famiglia se nascondono scusano, si vergognano di denunciare chi le viola intimamente e le insulta nell'animo perché spesso quando trovano il coraggio di farlo vengono ritenute inattendibili o subiscono l’onta del dubbio?

Come faranno le donne a non essere usate diventando farcitura di panini da fast food se non dicono no all'uso improprio del proprio corpo quando chi rifiuta viene messa al bando, il che significa non lavorare più in quel settore, perdere anni di sacrifici?

Come faranno le donne a far imprigionare chi le molesta se non si ribellano a sentenze di condanna in cui il molestatore è un fuori di testa ma non lo fanno curare come incapace d'intendere e volere, vedi caso hunziker?

Come faranno le donne a non essere schiave di pregiudizi se ritengono che il proprio padre ha il diritto di bastonarle, un familiare molestarle, il proprio uomo considerarle una proprietà d’uso 24 ore su 24?

Come faranno le donne a sopprimere la giornata contro la violenza se non iniziano a fare squadra, a superare il concetto del se per contrastare unite chi viola i loro diritti di donne, madri, lavoratrici, professioniste, le rende oggetto di piacere sessuale, pure fattrici di figli, corpi da mostrare in tutte le salse per aumentare potere, share, affari???

Non basta una giornata a eliminare la violenza, a far si che ogni giorno, ogni minuto una donna non sia vittima di prepotenza, subisca soprusi d'ogni genere, basta guardare le statistiche, c'è da rabbrividire. Se continua così, ci vorranno decenni di giornate. Senza la volontà collettiva di contrastare questo turpe scempio che da tanto opprime le donne e ne fa vittime di atroci delitti, i diritti equi e di tutela saranno un miraggio celebrativo annuale, le donne continueranno a subire.

Solo le donne possono eliminare l'ingiustizia, diventando un muro compatto antiviolenza salveranno se stesse, figlie, madri, amiche, e, renderanno la giornata antiviolenza da strombazzamento sterile di una dignità violata, storica conquista di un diritto dovuto

Solo iniziando a essere una squadra compatta e determinata a livello globale le donne riusciranno a godere quei diritti legati alla loro natura, a non essere ridotte un corpo ad uso e consumo d'un padrone sia esso padre, marito, società, capo, stato.

Per concludere, non voglio apparire critica o ridurre il problema un fatto di donne, ossia sbrighiamocela fra noi, assolutamente no. Ritengo che qualunque riforma o progresso nel diritto umano richiede una concordanza di intenti territoriali e extraterritoriali, ma siccome il potere globale al 98% risente di una cultura nella quale il ruolo della donna è secondario, tantè che nel nostro paese si invocano le quote rosa e non quelle azzurre per sedersi in parlamento, come se fare politica fosse un diritto riservato ai maschi e concesso in beneficio temporaneo a una piccola rappresentanza di donne, e, francamente mi pare proprio un modo settario di applicare i diritti. Beh, credo che noi donne non possiamo aspettarci grandi cambiamenti! Se vogliamo che la nostra condizione cambi l'unica alternativa è di eliminare i separatismi, diventare una flotta di corazzate da sfondamento. Certo alla luce di fatti odierni mi pare che a volte ci diamo la zappa sui piedi e sarà difficile arrivare a eliminare almeno la brutalità morale, anche se da ottimista confido. Mi auguro che non ci vogliano giornate celebrative per eliminare le ingiustizie che da troppo le donne subiscono in ogni parte del globo, anzi che non ci voglia nessuna giornata per ottenere il rispetto dei diritti. Anche se francamente dubito, mi pare che le “giornate a tema” crescono fitte come i funghi ma si riducono ad “abbuffata”giornaliera di gravi tematiche umane.

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E questa cos'è

arte pubblicitaria, provocazione, ironia, messaggio educativo, cultura, progresso, rispetto, diritto?

Per me

Solo "lurida" violenza alla dignità femminile

^^^

NON BASTA  UNA GIORNATA PER ELIMINARLA

dif

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.

 

sabato 13 novembre 2010

A TE

 

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A te

mio sole di risveglio

sorriso dolce al profumo di caffè

A te

mia stella di sogni

Carezza che fuga ombre e notte

A te

mio faro

speranza d’ogni approdo

A te

mio fiore d’amore

complice d’ogni ardente passione

A te

mio pilota

maestro nelle corse sfrenate della vita

A te

mio amico

Trasformatore di pianto in sorriso

A te

mio compagno

geniale fantasia d’ogni ardimento

A te

mio ispiratore

Critico acuto in ogni azione

A te

mio angelo

consolatore d’ogni affanno

nelle lotte e nell’inganno

ogni lacrima asciughi

ogni tempesta rimuovi

ogni salita spiani

A te

che sei tutto per me

Si

proprio a te

Dico

come fai

a non stancarti di me?

.

dif

a chi mi sopporta....

.

A TUTTI UNA DOMENICA FELICE E UNA SETTIMANA SERENA

 

giovedì 11 novembre 2010

STASERA CALDARROSTE!!!

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Eh si, stasera caldarroste e burlenghi per tutti !!!

Si festeggia alla grande San Martino, non si possono ignorare le tradizioni di sempre con la scusa del progresso. Sarebbe come gettar via la memoria di cose buone e  semplici, odori e sapori con le quali sei cresciuta e ti hanno allietato tante serate. Oggi il tam tam degli amici non è più una voce da finestra a finestra allegra e caciarrona  per trovarsi dalla famiglia di turno a cuocere marroni e borlenghi tra l'allegria generale;  è una sequela di messaggini impersonali  e abbreviati, con ora e luogo del raduno, m..x..k..7.. una vera equazione di  tristezza che evito. Con gli amici si sta bene sempre ma nessun ristorante crea quel calore e quell'intima complicità di festa e chiacchiericcio di un ambiente familiare.  Con un  bel fuoco acceso, i ragazzi che si rincorrono, le bicchierate, il profumo delle caldarroste che si insinua ovunque, i borlenghi o burleng che se non stai attenta a girarli con rapidità diventano delle carte bruciacchiate immangiabili, le risate, gli scherzi, le baggianate suggerite dai vinelli, i racconti pieni di tutto e di niente ti si  allarga il cuore,  non pensi agli affanni di oggi e domani.

Eh si, l'atmosfera in casa  diventa magica, e come si dice qui " fai il tuo Sa' Martén" alla grande 

Al ristorante è diverso, non puoi sbracarti, neanche puoi bere un bicchiere di vinello senza pensare, c'è lo spauracchio del tornare a casa, di trovarsi al primo incrocio appostati, quelli che ti fermano e subito ti tolgono i punti dalla patente, sanno bene che è una serata ideale per coglierti in fallo. Macchè, macchè ristorante, non posso togliermi il piacere e il gusto di passare una serata in piacevole compagnia,  a mangiare le caldarroste sorseggiando un buon  vino novello. Più che l'estate di  San Martino mi sembrerebbe un inverno freddino se devo rinunciare ad assaggiare il primo vino!!!! Ci vuole però un look adeguato all'occasione per dare alla serata casalinga  quel tocco d'eleganza  genuina che impreziosisce e trasforma la tradizione. Mi metto  in ghingheri e...poi via di corsa  a preparar legna, pastella, i marron sennò mi saltano come mortaretti, naturalmentei  bicchieri e novellino son già in bella vista. Come un tempo, stasera  tutti in cerchio davanti al fuoco le  caldarroste avranno il sapore del bosco e i burlenghi arrotolati con dentro la nutella, ricotta e canditi, sembreranno crepes d'uno chef parigino. Mi par già di sentire nell'aria un profumino stuzzicante, risate e risatine, un ardivieni che ti toglie la foschia del quotidiano. Insomma respiro un'atmosfera festaiola che sa di radici, sani valori morali e affettivi, tramandati per insegnarci a  vivere in armonia con gli altri. 

 Eh si, stasera  caldarroste, borlenghi e novellino per tutti!!! e

come recita in vernacolo un vecchio proverbio alla fine :

<< Par S' Martén u s'imbariega grend e znén>

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BUON SAN MARTINO AMICI E VISITATORI!!!!

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DIF 

  ><

Per la cronaca: San Martino di Tours si festeggia l'11 novembre. Favorisce il rinnovamento interiore, i traslochi, i contratti, i viaggi anche d'amore se imprevisti, la spartizione dei beni nei divorzi.

I burlenghi sono una specie di crepes che  si cuociono su una piastra apposita; fatti con acqua farina e sale, farciti un tempo solo con lardo aglio rosmarino e parmigiano, oggi con nutella, ricotta, canditi e pancetta. Sono un tipico cibo di antichissima tradizione legato alla povertà. Ci sono varie leggende legate alle sue origini, le evito per non annoiare, sembra comunque che il suo nome derivi da " burla"

sabato 6 novembre 2010

COME IERI

 Ci sono momenti che nel guardare le cose che ti circondano ti sembra assumano un aspetto diverso dalla realtà effettiva.

Proprio ieri, nell'osservare le evoluzioni di una foglia, mentre cadeva, leggera a terra, per concludere il suo ciclo stagionale, mi è sembrato che danzasse felice; scendesse dall'alto per incontrarsi con un innamorato invece che sulla terra umida e fredda per finire calpestata. Il bosco intorno, con i suoi colori accesi l'accompagnava nella sua danza di sposa autunnale con una musica dolce che scaturiva da un movimento lieve e sensuale dei rami e, le  foglie, gialle, rosse e arancio si tramutavano in un buquet profumato da offrirle in segno di amore di uno sposo effimero e lontano. La memoria è volata nel tempo, mi ha fatto rivivere emozioni sopite ma anche fatto capire che i ricordi si trasformano, la nostalgia di ieri è già domani,  è futuro,  una nuova primavera  da vivere  con intensa leggerezza, una danza della vita.

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Ieri è già lontano
un passato
porta rimpianto
la vita corre
non puoi bloccarla
c'è sempre un domani
d'arrivare
forse
il passato di oggi
forse foglie gialle
forse anima persa
forse speranza
tornare e ritrovare
come allora
il bosco in fiore

><

dif

><

Buon week end a tutti

lunedì 1 novembre 2010

OMAGGIO A P.P.PASOLINI

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il 2 novembre 1975, per mano barbara ancor oggi imprecisa, Pier Paolo Pasolini, lasciava questo palcoscenico, che lo aveva visto grande protagonista discusso in patria dal  mondo politico, religioso e intellettuale ma riconosciuto oltre i confini e apprezzato dal pubblico giovanile e non, e, dagli intellettuali senza paraocchi, per volare su quello  dell'Eterno.

Non so il motivo ma come mi succede spesso, ho avvertito un'esigenza impellente di un contatto animico, un richiamo di memoria che mi spingeva a rileggermi alcuni stralci di sue opere e certe poesie che da sempre amo per i contenuti e per ciò che mi trasmettono.

Infatti, quasi tutti i suoi scritti mi provocano riflessioni e smuovono in me l'apatia del conformismo intellettuale borghese e spicciolo. Le sue poesie però mi emozionano particolarmente, sia per come e quanto sapeva cogliere e anticipare talune manipolazioni e distorsioni della società, sia per il travaglio e il tormento personali che trasfondono. In questo momento, una è penetrata in me e frulla nella mente con maggiore forza. Probabilmente è il mio stato d'animo che nella ricorrenza dei defunti mi rende vulnerabile e recettiva a carpire significati reconditi nei suoi versi, che mi turbano. Comunque sia m'è parsa quella più adatta per rendere omaggio alle sue eclettiche qualità d'artista e di uomo travagliato, espresse in questa vita terrena, tanto precocemente e vilmente spezzata:

 Hymnus ad nocturnum


Ho la calma di un morto:

guardo il letto che attende

le mie membra e lo specchio

che mi riflette assorto.


Non so vincere il gelo

dell'angoscia, piangendo,

come un tempo, nel cuore

della terra e del cielo.


Non so fingermi calme

o indifferenze o altre

giovanili prodezze,

serti di mirti o palme


O immoto Dio che odio

fa che emani ancora vita dalla mia vita

non m'importa più il modo.


Pier Paolo Pasolini

 *

Vi lascio un brano musicale: “Cristo al mandrione” 

 

interpretato da Grazia de Marchi

è una delle varie composizioni poetiche, ricche di contenuti di vita e pregiudizi, scritte da P.P.Pasolini

*

FELICE SETTIMANA A TUTTI

DIF

Per la cronaca: P.P.Pasolini è stato un eccellente artista intellettuale  a 360°

Oggi riposa nel suo amato Fruili, a Casarza delle delizie in provincia di Pordenone

venerdì 29 ottobre 2010

LA NOTTE DELLA "TRANSUMANZA"

 

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Quest'anno per hallowenn o per meglio dire vigilia di ognissanti non ho voglia di mostri spettrali e di storie horror. Sono già abbastanza inorridita da quelle trucide vere e dai mostri che circolano nei tg, talk show e reality più o meno guardoni. Quest'anno voglio riempirmi di luce come facevano in tempi antichi, quando il rapporto dell'uomo con la natura e le sue forze interstellari era leale. Quando bastava accendere un bel fuoco per allontanare nella notte del tempo senza tempo, in quanto non appartiene a nessuno, zombie, vampiri, folletti, streghe e spettri. Anche in casa ho eliminato aspetti lugubri e torvi, l'ho abbellita con dei fantastici nastri arancio. Li ho appesi qua e là e al posto di ragni e pipistrelli ho messo fiori e farfalle, certo la casa sembra un sole smargiasso che ti guarda e sorride sotto i baffi ma c'è un chiarore che mette allegria e fa scappare pure i diavoli incalliti. Infatti l'arancio è un colore che migliora l'umore e stimola l'ottimismo. Ecco è proprio di ottimismo che mi sono circondata, di faccie smorte torve con l'occhio finto ingiallito dall'ipocrisia, di sangue e truculenze ne ho piene le scatolette e poi l'arancio, serve meglio dell'aglio, la cipolla e altre diavolerie del genere per scacciare vampireschi mostri, folletti molesti, energie negative, malumori e paure ataviche.Per rispettare le tradizioni di rischiarare il cammino alle “anime erranti” ho messo un sacco di zucche. Una faticaccia a svuotarle e prepararle ma l'effetto scenografico è grandioso!! Di sicuro, illuminate renderanno l'atmosfera della notte di hallowen magica, daranno un tocco di particolare positività al menù della cenetta che ho in mente e nello stesso tempo la loro vivida luce terrà lontane dalla casa e dalla mia famiglia ogni sorta di mostriciattoli e stregonerie. Nemmeno una pagliuzza spettrale riuscirà a infilarsi dalle fessurine di porte e finestre!!!! Naturalmente lascerò sul tavolo un ricco buffet di assaggini e del buon vino rosso per tutti gli avi che nella notte vorranno onorarmi della loro visita. Secondo antichissime tradizioni nella vigilia di ognissanti cadono tutte le barriere che separano le varie realtà dell'universo, ossia si apre un varco nei veli del mistero che crea un corridoio di transito nel quale gli esseri di nature variegate che risiedono in regni separati, in alto o in basso, possono circolare liberamente, spostarsi da una dimensione a un'altra senza contravvenire alle norme che regolano l'equilibrio cosmico. Per meglio dire è una notte di “transumanza” nella quale tutti gli esseri corporei e incorporei possono andare nel tempo spazio dell'altro, rendersi visibili e comunicare tra loro. Simbolicamente la vigilia di ognissanti è carica di positività per entrare in contatto profondo con il se; adatta a estirpare le distorsioni psicologiche provenienti da paure infondate e, attraverso letture di testi, preghiera e riti di purificazione a perfezionare l'evoluzione animica per riiniziare un nuovo cammino esistenziale sia di fede che profano, per cui è meglio circondarsi di colori che rischiarano e non alimentano idee lugubri. Nell'immaginario tribale è anche la notte degli elfi bianchi e neri che riassumono il bene e il male, quindi degli esseri di luce e degli esseri malvagi e tenebrosi legati ai sabba, raduni sacrificali, incantesimi e scherzi di cattivo gusto.Per me resta comunque la vigilia di tutti i santi. L'aspetto profano che negli ultimi anni prevale come moda su quello religioso mi sembra troppo consumistico e orrido. Quest'anno poi, come ho detto all'inizio, non ho voglia di vedere facce spettrali e burlonesche, vampiri e streghe, li vedo e li sento tutti i giorni, ho voglia di atmosfera cosmica carica di energia prepositiva, di colore che rincuora e illumina il sorriso. Ovviamente non rinuncio al “ trick or treat” ai dolcetti per i bambini, gli farei uno “scherzetto” cattivo. Difatti ho già preparato una serie di sacchettini di un bel colore arancio stracolmi di dolciumi, anzi ho pensato che era meglio abbondare e essere generosi, con tante “sfrizionature aggressive” di fantasmi ne circolano assai e non vorrei che approfittando della situazione, insieme ai bimbi, spunti fuori un mostriciattolo burlone e dispettoso che per vendicarsi dell'avarizia mi combina un casotto. Per concludere ecco il menù con base predominate color arancio antispettri, anti panico, propiziatorio all'ottimismo, attira “elfi bianchi”e scaccia fuochi fatui e un tantino eccitante per la vista e il palato:           
torta di zucca alla pancetta, cannella e pinoli

bocconcini al salmone in pasta sfoglia

tortelli di zucca al burro fuso noci e paprika

tagliolini al cioccolato e melograno

gamberoni al cognac su letto di purè di carote

striscioline di peperone giallo e rosso

frittelle di riso e zafferano

crostata di arance e noce moscata

pan polenta

mousse di cachi con mirtilli rossi

il tutto annaffiato da vini della mia terra: grechetto, cabernet souvignon del trasimeno e sagrantino passito

Non potranno mancare le fave delle mie radici, quest'anno però le avvolgerò in una carta di caramelle aranciata, rimarranno fresche e non sembreranno smortaccine.Guarnirò la tavola con piccolissime zucchette di forme varie, una alzata di frutta mista e profumata, arance, mandarini, mango, papaya ecc.Lascerò il tavolo apparecchiato in pompa magna con un assaggio di tutto per chi a mezzanotte “transumerà” così lascerà una scia di polvere di stelle profumata di incenso. Sono convinta che colori sapori e chiacchiere accenderanno l'entusiasmo, tutti insieme concluderemo la serata cantando una vecchia canzoncina "golosello e golosina" e nessuno sentirà agghiacciarsi il sangue se vedrà una creatura  "transumata" da altra dimensione.

E se alcune  "creature" di qua transumassero in altra...... dimensione...???

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Auguro a tutti di passare una notte di “transumanza”

nella dimensione della luce radiosa e positiva.

A tutti che fate e spiritelli diano il dolcetto

e tengano lontano lo scherzetto.

><

Buon fine settimana ed esaltante  ALL HALLOWS' EVEN

dif

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Per evitare lungaggini le ricette non le ho messe.

Se qualcuno vuole provarle sarò ben lieta di fornirle

 

lunedì 25 ottobre 2010

S'MARCHIONNATA

 

Il metal s 'marchionnato

con il camice sfilato

il maglione cash integrato

senza un euro nel taschino

gironzola sconsolato

nel parchetto di torino

poveretto poverino

s'è perso un lingottino

s'marchionnando ogni mattino 

pomigliano e cassino

li tiene nel taschino

da operaio amministrino

il canolo siciliano

l'ha girato e cassamangiato

con tre sorelle smaritate

poveretto poverino

senza un euro nel buchino

lo s'marchionno cannibalino

a melfi s'è scosciolato

un accordo ha firmato

spappolando il sindacato

poveretto poverino

disperato e sgrassatino

salario e produzioni

ha fermato a mirafiori

invocando una colletta

ha s'mobilitato l'italietta

per comprarsi una carretta

poveretto poverino

il metal s'canadino

senza un euro nel taschino

s'marcionando il vizietto

del metal furbetto

è approdato da fazietto

per vedere la littizzetto

ma s'è mal posizionato

sul mercato globalizzato

una s'marcionnata ha sparato

poveretto poverino

in arretrato di quattrino

ha perso il bussolino

sfilato il  maglioncino

del meccanico perbenino

con la faccia da mastino

ha sputato nel cestino l'italietta

del fazietto temporino

annichilito il populino

senza il becco di un quattrino

s 'FIATtato e indebitato

s'è proprio s'marccionnato

del metal blu smemorato

poveretto poverino

sul palchetto di torino

col culetto scuterato

l'ha pesato e s'marcchionnato

sul piatto c'ha svotato

  

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 facciamoci una risata e  in barba a una s'marcchionnata

 godiamoci questa ultima settimana ottobrina

dif

 

 

 

 


 

lunedì 11 ottobre 2010

DEVE ESSERE L'AUTUNNO

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Deve essere il cielo grigio, le foglie che mulinellano e poi cadono a terra come ali di farfalle trasformando il mio giardino in un quadro impressionistico a farmi recepire in modo curioso e impertinente certe notiziole.

Si, devess'essere l'atmosfera autunnale che mi impedisce di comprendere come, in un grande paese dalla millenaria cultura, a qualcuno venga in mente di definire la scelta di un comitato di assegnare per il 2010 a Liu Xiaobo il nobel per la pace “scandalosa provocazione paranoica “

Devono essere le foglie che si staccano dai rami a confondermi se credo che qualcuno in quel grande paese si è adoperato ossessivamente per non far trapelare sul territorio la notizia dell'affronto, ha oscurato tutti i mezzi di informazione, invece che plaudire con orgoglio ha messo agli arresti domiciliari la moglie. E' proprio buffa sta cosa, un premio nobel mica lo prendono tutti, in tanti lo sognano ma pochi lo ottengono e qualunque paese dovrebbe esultare se un proprio “figliolo” viene insignito di tale prestigio.

Si, deve essere il turbinio delle foglie se mi prude il naso e mi par che in quel paese ci sia una grande muraglia che impedisce alle idee di circolare con libertà e misconosce i più elementari diritti umani. Forse con l'autunno ho una digestione lenta se mi pare che c'è una cecità a tempo: vede la potenza economica in espansione di quel paese e non vede la brutale e disumana repressione di qualunque libertà che esercita.

Devo prendere la citrosodina.

Eh si, mi ci vuole proprio sennò l'acidità mi offusca la comprensione e mi par di vedere gente, compresa me, che urla :“ no pena di morte a Sakineh”e il giorno dopo muta come una triglia se in altri “civilissimi” stati altre donne e uomini vengono giustiziati.

Mea culpa, mea culpa, da sempre sostenitrice che nessun uomo o stato ha il diritto di punire un reo tirandogli pietre, mettendogli una corda al colla, facendogli una puntutrina, sparandogli un colpo alla testa o …. mi è stato facile cadere nel trappolone di una fanfara mediatica e credere che il dissenso contro la pena di morte era universale e non circoscritto a un "turismo per caso".

Deve essere anche la prima nebbiolina delle valli padane ha rendermi stomachevole il continuo turbinio delle notiziole su un certo “orco” in arene, su due più due meno due, sul cinque o alle diciassette.

Stavolta però non mi indigno e non mi irrito, evito il trappolone mediatico che mi farebbe dire:

“ cervelloni, disquisitori, psicocriminologi, sministrelli informatori, sfogatoi di buchi neri, branditori di certezze, investigaintenzioni, certificatori del perchè, per come per quando è inutile che sviscerate le budella dell'orco per mostrare l'orrore del misfatto, una settimana prima avevate sezionato indecorosamente proprio quella creatura innocente che volete cavare dal pancione. Il vostro parlottio salottiero più che informazione mi sembra orrida ostentazione”

Eh no, non cado nel trappolone!

Per digerire l'orrore delle notiziole autunnali che mulinellano più numerose delle foglie, sono più grigie del cielo come quella di quattro bare coperte da una bandiera, sbarcate stamani all'aeroporto fra lacrime, sofferenza, visi affranti e visi di circostanza, orrore di una missione di pace che ha fatto saltare in aria altri quattro giovani, non basta la citrosodina, mi serve altro.

Qualcosa che mi faccia scaricare a terra rabbia e dolore e mi tolga la nausea autunnale.

Devo muovermi, camminare.

Ho trovato, vado alla cantina a prendere un po' di mosto per fare i “sughi”

Fuori le foglie mulinellano, gli alberi si spogliano, il cielo è grigionero, ma con la tv spenta tutto mi sembra una delizia mentre mi sbafo una coppetta del mio budino di uva.

Provare per credere, è semplice prepararlo, vi lascio la ricetta:

Procuratevi un quarto di succo d'uva ( mosto) nero o bianco è indifferente; mettetelo in un pentolino con 2 cucchiai di farina e 2 cucchiai di zucchero; mescolate bene per evitare grumi; ponete sul fornello e mescolando portate a ebollizione; tre quattro minuti di cottura e poi togliete dal fuoco; lasciate raffreddare 10 minuti poi versate in una o due coppette e ponete in frigo, se vi piace freddo. Un'oretta ed è pronto da gustare.

Il budino d'uva, o sughi oltre che delizioso è un'ottimo ricostituente e si conserva benissimo in frigo. Potete farne una quantità diversa moltiplicando le dosi.

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 Avete assaggiato? Non è una delizia per togliersi l'amaro in bocca?

gradevole settimana a tutti

dif

 

 

 

mercoledì 6 ottobre 2010

UN PALLONCINO PIENO DI VITA

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OGGI E DOMANI VOLONTARI DI “SAVE THE CHILDREN “DISTRIBUIRANNO NELLE PIAZZE DI: MILANO, VERONA, MODENA, TORINO, ROMA , SASSARI, CAGLIARI, CASERTA, NAPOLI E SAN BENEDETTO DEL TRONTO UN PALLONCINO ROSSO CON SCRITTO “SAVE ME”


CORRIAMO TUTTI IN PIAZZA A PRENDERE CON GIOIA UNO DI QUEI PALLONCINI E TENIAMOLO BEN STRETTO IN MODO CHE NON CI SFUGGA E VOLI FRA LE NUBI PERCHE':

 E' UN  PALLONCINO ROSSO DAL VALORE INESTIMABILE

CONTIENE UNA VITA

DENTRO NON HA ELIO O ARIA MA UN BIMBO. UNO DEI TANTI BIMBI CHE HA BISOGNO DEL NOSTRO AFFETTO E DELLA NOSTRA SOLIDARIETA'.

UNO DEI PIU' DEGLI OTTO MILIONI CHE OGNI ANNO VOLA IN CIELO PERCHE' NON HA UNA MANO CHE LO TIENE BEN STRETTO, LO NUTRE, LO CURA DA MALATTIE BANALI, GLI OFFRE LA POSSIBILITA' DI CRESCERE, DI SVILUPPARE LE SUE POTENZIALITA' DI UOMO O DONNA, DI ADOPERARSI UN GIORNO A CAMBIARE IN MEGLIO IL MONDO, SPECIE QUELLO DI CERTE AREE GEOGRAFICHE STRETTE NELLA MORSA DELLA FAME E DEL DEGRADO DOVUTO A EGOISMO, INDIFFERENZA, SFRUTTAMENTO. 

FORZA AMICI E AMICHE

ANDIAMO A CERCARE IL NOSTRO PALLONCINO ROSSO, NON ASPETTIAMO CHE CE LO OFFRANO, NEL FRATTEMPO UN BIMBO SALE, SALE E NON TORNA PIU' GIU'

BASTA UN GESTO PICCOLISSIMO PER SALVARE UNA VITA

GRAZIE A TUTTI DI CUORE

DIF

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Segnalo:

L'obiettivo di “ EVERY ONE “è quello di salvare la vita entro il 2015 almeno a 2.500.000 di bambini. Da oggi, fino al 7 novembre per sostenere concretamente il progetto di Every One sarà possibile donare 2 euro inviando un SMS al 45503 o chiamando lo stesso numero da rete fissa. Ognuno può donare anche 5 euro attraverso le casse dei negozi OVS Industry sparsi in tutte le Province italiane, si riceverà il palloncino rosso e la card Save The Children.
I fondi serviranno per finalità di salute e nutrizione in Egitto, Mozambico, Etiopia, Nepal e Malawi. Distribuire micronutrienti, supportare economicamente le famiglie disagiate, esportare sistemi agricoli di coltivazioni in grado di produrre cibo in quantità a costi adeguati alle comunità più povere.

 

 

 

giovedì 23 settembre 2010

martedì 21 settembre 2010

Un uomo una donna

 

Sandra Mondaini oggi è volata dal suo Raimondo 

 Con lei si spengono le luci di un'epoca italiana dove il varietà televisivo era il collante delle famiglie

Sandra oltre che un'attrice poliedrica e bravissima era soprattutto una donna

Una donna interprete della vita femminile, ironica, coraggiosa, piena di umanità e sensibilità

Indimenticabili i suoi personaggi, indimenticabile l'amore che la univa al suo Raimondo

indimenticabili le battaglie per la vita sostenute con tanta dignità e discrezione

Una coppia professionale formidabile

soprattutto un uomo e una donna che insieme hanno saputo superare le  fragilità  terrene

e insieme negli spazi vivranno l'eterno

Mi piace ricordarla attraverso questo sketch 

 

Ciao Sandra

da lassù porta un sorriso "Sbirulino" ai bimbi tristi di giù

><

per non disturbare il tuo riposo di donna ho sospeso la colonna sonora del blog

ciao

dif

 

mercoledì 8 settembre 2010

OFFESA E IRRITATA

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Sono offesa e irritata!!!!

Ho letto che una deputata aderente al movimento fli ha detto :

"Non escludo che senatrici o deputate siano state elette dopo essersi prostituite"

Una frase ributtante. Una mannaia che cade sui noi donne e ci decapita indiscriminatamente tutte.

Sollevare un simile sospetto discredita tutte le donne che lottano con coraggio, fermezza  e volontà per superare l'assioma

 donna carriera = prostituzione

Ancora una volta la donna ridotta a venditrice diretta del proprio corpo

Ancora una volta, ghettizzata e resa incapace di conquistarsi una posizione per capacità e merito

Ancora una volta, affastellata nel mucchio dei sospetti e resa oggetto di dubbi

Ancora una volta, data in pasto all'opinione pubblica che nella sua logica nessuna escluderà dal calderone, onorevole o capo sala il posto occupato diventa conseguenza di baratto sessuale, merito e sacrifici finiranno alle ortiche.

Ancora una volta, lapidata sulla pubblica piazza. Poi ci scandalizziamo o ci mobilitiamo se in certi paesi tirano le pietre? Le parole scagliate alla cieca producono lo stesso effetto, anzi l'amplificano 

Simili affermazioni sono scudisci che feriscono profondamente, ancor più se  escono dalla bocca di una donna. Non si rende conto che anche lei è sullo stesso crogiolo, mercificata da un sistema di potere che concepisce la donna una “quota” ?  Rosa poi ...come i nastrini che si appendono alla porta a primavera....solo che quelli non sevono a coprire una sperequazione di trattamento!!!

Correttezza vorrebbe che uno prima di far circolare delle “parole” vada dal magistrato a denunciare con nomi e cognomi chi ha barattato il proprio corpo per sedere su uno scranno con mezzi disdicevoli. L'etica non è solo una questione di comportamento personale è un modo di agire nella collettività.

Facile ritenersi immacolate

Facile scagliare fango a destra e a manca

Difficile in seguito fare distinguo. Di solito il fango scorre dove vuole, sommerge e lascia vittime senza pietà

Facile anche approfittare di un momento particolare per puntare il dito, appare un modo tardivo e ipocrita di vendere una credibilità morale per  rifarsi il trucco  "virginale"

Se è vero quanto afferma, perchè solo ora lo dice? Mi sembra una maniera partitica di evidenziare una differenza  per screditare, agli occhi dell'opinione pubblica, deputate e senatrici di altri schieramenti. Un pregiudizio che associa la moralità ad una appartenenza, molto spocchiosa e scarsamente portatrice di valori virtuosi autentici se agisce  a scapito di  altri.

Sono abbastanza grande per aver visto taluni preferire le scorciatoie e offrirsi come noccioline per fare in fretta.

Anche abbastanza cresciuta però  per comprendere una finta dirittura morale, un modo di giudicare superficiale, di pronunciare la parolina magica dell'insinuazione per sbaragliare avversari scomodi, spalancare  le porte ai beceri amanti dello scandalismo sensazionale attraverso il si dice, diffamare e subito ritrattare con una faccia di bronzo indegna del genere umano,  sbandierare la correttezza  come simbolo di distinzione e di vanto a scopi tutt'altro che meritori.... Comprendere che la vendita del proprio corpo spesso è marginale rispetto ad altro, che c'è una prostituzione molto più vile e pervertita, tollerata e considerate una normalità nel gioco dei ruoli e dove le donne c'entrano poco o nulla

E' ora di smetterla con la manfrina che la donna usa la sua dignità per farsi largo tra la folla,  di manipolare la sua immagine privandola del suo diritto a rimanere femminile in ogni contesto,  usarla  come esca per allocchi e sprovveduti, additarla sempre  come portatrice di malcostume sociale,   farne bersaglio costante di diatribe  ideologiche e campagne mediatiche per avviare utopici cambiamenti di rotta della comunità.   

Non siedo in parlamento, non ho amiche onorevoli, non ho interessi da difendere ma ritengo una frase del genere una illazione offensiva che mi  umilia e svilisce.

Una mortificazione che rende tutte le donne sgualdrine e le appende, senza esclusioni, come salumelle promozionali nella vetrina del pizzicagnolo dove ognuno può entrare e acquistare a modico prezzo. 

 

                                       

 

 

 

 

venerdì 3 settembre 2010

Diritti e non pietre

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Tutto il mondo è mobilitato per impedire, in Iran, la lapidazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani rea di adulterio, almeno pare.

Se, come ho letto, non ha più il marito mi chiedo dove sta il misfatto o la colpa.

Chi ha tradito se è vedova? Il fantasma del marito? Possibile che esista in certi paesi una clausola matrimoniale che vincola una donna a rimanere fedele a vita allo sposo anche se per assurdo questi spira un attimo dopo la celebrazione delle nozze?

E se ha commesso adulterio perchè si punisce solo la donna e non anche l'uomo? E' altrettanto colpevole. Anche lui ha violato le regole. Sapendo che una vedova non può aver rapporti intimi con altri, se non con il fantasma dello sposo, non doveva neppure avvicinarla!

E, questa sarebbe la tanto decantata libertà delle donne islamiche....

Ossia il rispetto consiste di non farla lavorare in miniera e poi frustarla a sangue davanti ai figli, lapidarla sulla pubblica piazza pur essendo sentimentalmente libera, negargli il minimo diritto di amare, di esprimere una idea, di vestirsi come gli garba, di andare dove vuole e con chi vuole, essere semplicemente se stessa con diritti e dignità paritari all'altro sesso?

Francamente c'è da vomitare per mesi e mesi al solo pensiero!!!

In confronto il mal di pancia che ho e non accenna a passare è niente.

Purtroppo mi è venuto i giorni scorsi nel vedere l' ammucchiata di ragazze immagine (quale immagine??? e di chi???  non so...proprio...) Complice la crisi e la voglia di apparire ingaggiate per quattro spiccioli, per una scenografica messa in scena  di  lezioni pro convertitive  alla fede islamica,  tanto per  assecondare i capricci di un “tale”  in visita amichevole nel nostro paese,  con le tasche piene di sghei da investire e contrattini da distribuire come volantini  promozionali di "commercio equo solidale"

Sembra che tre ragazze,  estasiate dalla lampo lezioncina, si sono convertite. Sempre sia vero, "l'illuminato"  gli ha  spiegato a cosa vanno incontro?

Gli ha detto che mettendosi il chador in testa perdevano qualunque diritto e non avrebbero avuto più neppure la libertà di starnutire? Oppure gli ha raccontato che son favolette inventate dai nemici dell'islam.

Gli ha detto che potrebbero essere una futura Sakineh?

Non credo.

Non credo neppure siano consapevoli della loro scelta ma anche se lo sono penso che hanno barattato tantissimo per ottenere niente che non sia umiliazione. Gli auguro comunque di no, soprattutto di non finire sulle prime pagine dei giornali per vicende simili a quella attuale o dovute alla diseguaglianza di diritti tra uomo e donna che esiste in certi paesi.

La morte è sempre tragica ma morire a sassate penso sia una atrocità imparagonabile a qualunque forma di giustizia punitiva umana.

Chi scaglia le pietre non è degno di essere considerato umano e qualunque stato nel suo ordinamento legislativo ha una legge che consente una simile condanna non può essere ritenuto civile, men che meno democratico.

Mi domando perchè non ci si dissocia da stati che ancora praticano la pena di morte, non si strilla per farla abolire in ogni angolo del pianeta.

Come mai, politici, stampa, opinione pubblica si mobilita e insorge a cose fatte, non combatte per prevenire simili condanne, rigettare l'assurdità di leggi e costumanze barbare.

Non si indigna con la stessa foga di quando c'è una notizia da far circolare e non urla sempre per far si che i diritti umani delle donne, dei bambini e in generale siano rispettati.

Ben vengano oggi mobilitazioni..striscioni..fasci di fiori.. finte lapidazioni...appelli...firme...interrogazioni e chi ne ha più ne metta se servono a salvare Sakineh ma tutto questo tam tam francamente a me suona di traverso e un tantinone ipocrita e ritardato.

Non voglio apparire insensibile e controcorrente ma al solito tutti si danno da fare per conquistare l'alloro del più indignato a vicenda esplosa e poi silenzio e indifferenza regnano assoluti.

A parte qualche rara voce che finisce sempre nel pozzo di San Patrizio stampa, politica e opinione pubblica insorge quasi sempre in extremis.

Quante altre Sakineth ci vorranno per eliminare dal nostro pianeta pena di morte, condanne assurde, violazione dei diritti e in particolare quelli delle donne?  

Quando il mondo si mobiliterà non per impedire una singola condanna a morte ma tutte le condanne a morte? 

 

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UNA DONNA SI RISPETTA CON :  

 DIRITTI, EGUAGLIANZA, DEMOCRAZIA

      NON TIRANDOLE PIETRE  

 ><

Buona domenica a tutti

ho appena saputo che Sakineh ha ricevuto altre 99 frustrate per aver osato fiatare la sua condizione

dire raccapricciante è un eufemismo!

il solo immaginare come è ridotto il suo corpo

mi fa ribollire il sangue a mille gradi

se chiudo gli occhi sento  lo scudiscio che sibila con violenza 

  e rabbrividisco

è sul mio, sul vostro, sul corpo di tutte le donne che  si abbatte

ci spella vive