Fra pochi giorni, precisamente il 17 prossimo, ricorre il 150° anniversario della proclamazione dell'Unità d'Italia. Non starò qui a fare una ricostruzione storica né a dire il mio sconcerto per certe affermazioni sulle celebrazioni, o ancor peggio su alcuni oltraggiosi atti, verso chi spese anima e corpo o perse la vita per riunire un popolo sotto una stessa bandiera. Tanto non farei cambiare parere a nessuno, men che meno a chi assurdamente pensa che l'unificazione dell'Italia sia stata la disgrazia di una parte di questo nostro bel paese e vorrebbe dividerla, o per meglio dire cancellarla. A me fa un gran male constatare come dopo 150 anni alcuni si ostinano a fare distinguo, tra "fratelli" che calpestano lo stesso suolo, contestano la bandiera, l'inno e mortificano con cinismo chi è nato in certe regioni considerandoli malfattori, scrocconi, parassiti e succhiasangue di quelli nati in altre. Piuttosto mi sembra utile mettere il testo integrale dell'inno di Mameli in quanto pochi lo conoscono. A mio modesto parere è molto significativo. Nel leggerlo si comprende meglio lo spirito di quei "fratelli d'Italia, l'Italia s'è d'esta" che ispirarono e animarono allora poeta e musicista e quanto l'inno sia appropriato alla nostra storia di ieri e di oggi.
Fratelli d'Italia,
l'Italia s'è d'esta
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa
D'ovè la Vittoria ?
Le porga la chioma
che schiava di Roma
Iddio la creò
Stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
l'Italia chiamò
Stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
l'Italia chiamò, sì!
Noi fummo da secoli,
calpesti, derisi
perchè non siam popoli,
perchè siam divisi
raccolgaci un'unica
bandiera una speme:
di fonderci insieme
già l'ora suonò
Stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
l'Italia chiamò, sì!
Uniamoci, uniamoci
l'unione e l'amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore
Giuriamo far libero
il suolo natio:
uniti, per Dio,
chi vincere ci può?
Stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
l'Italia chiamò, sì!
Dall'Alpe a Sicilia,
dovunque è Legnano;
ogn'uom di Ferruccio
ha il core e la man;
i bimbi d'Italia,
si chiaman Balilla;
il suon d'ogni squilla
i Vespri suonò
Stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
l'Italia chiamò, sì!
Son giunchi che piegano
le spade vendute
Già l'aquila d'Austria
le penne ha perdute
Il sangue d'Italia
e il sangue Polacco
bevè col Cosacco
ma il cor le bruciò
Stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
l'Italia chiamò, sì!
VIVA L'ITALIA "FRATELLI"
e...sia che siate
FELICI ORGOGLIOSI O SCONTENTI DI VIVERE E APPARTENERE DAL NORD AL SUD
A QUESTO PAESE CHE E' IL PIU' BELLO DEL MONDO
UN SALUTO A TUTTI
BUON WEEK END
dif
Concordo in pieno, io mi sento cittadina Italiana a prescindere dal luogo dove vivo, sia esso a Nord o al Sud di questo bellissimo paese.
RispondiEliminaUn abbraccio e buon fine settimana!
amo la mia casa, amo l'italia, amo la terra! checchè se ne dica, buona domenica e un bacetto, cgdg....P.S. datti una pettinata ogni tanto! :-)))
RispondiEliminabuona domenica
RispondiEliminaA me l'inno d'Italia lo fecero studiare a scuola nell'ora i musica. Lo cantavano a squarciagola. Mai vergognata di essere italiana. o quasi mai...
RispondiEliminaSera,Dif.Hai proprio ragione dopo tutti questi anni di attesa di pace e di unità ,arriviamo al compleanno con tanti vergognosi mugugni . Ma non dovresti meravigliarti. I tempi sono avari ed inconsueti ed incidono sui caratteri:dappertutto violenze e soprusi e falsità ,la verità trasformata in menzogne quotidiane . E' un miracolo che ancora respiriamo. Gli eroi appartengono al passato ,ora ci sono di scena le mezze misure . Vorremmo volgere la testa d'altra parte per non vedere e soffrire.
RispondiEliminaComunque ancora il paese c'è ed è già un miracolo. Posso parlare solo per me e per quelli che la pensano come me : non solo credo nella mia bandiera ,ma la difenderò sempre.
Corinina
Ciao Dif
RispondiEliminaSabato, durante la manifestazione C-day, quando l'orchestra del Teatro Regio di Torino ha cominciato a suonare Fratelli d'Italia, la corista è scoppiata a piangere di commozione nel sentire la piazza che lo cantava, ci ha trascinati tutti in quella sua esternazione, ma lo abbiamo continuato a cantare.
Ho esposto il Tricolore e questa mattina andando in palestra mi sono incantata nel vedere Via Tripoli zeppa di bandiere, una per ogni lampione e vetrine Tricolori.
A me interessa solo che la Storia Risorgimentale non venga più falsata, detto questo, sono Italiana, Nazionalista e amo il mio paese, per carità, gli idioti come le menti eccezionali, li trovi ad ogni latitudine, credo basti fare muro e se il caso mostrare i denti...se non basta...personalmente mi rimbocco le maniche e non alla Bersani ;-))
Buona settimana Dif ;-))
Quante volte ho salutato l'alza bandiera con queste note? Tante, mattine fredde e con tanto sole, con una penna nera a dirmi alpino non mollare, dai il meglio di te. Allegria non pensiamo con gioia a i tanti che hanno dato la loro vita per questa giornata che noi festeggiamo. Le grondaie stamani gocciolano ma c'è luce nel cuore, buon 17 marzo a te e a quanti porti dolci sentimenti.
RispondiEliminaCiao dif, l'ignoranza è come il pidocchio. Difficile da estirpare senza cure. E di questa terra bellissima, i Governi che si sono succeduti, hanno fatto scempio:fisico e morale.
RispondiEliminaIo sono italiano, mi SENTO italiano, l'inno di Mameli mi fa venire la pelle d'oca. Ciononostante sono anche cittadino del mondo. Ma quanto è bello il nostro tricolore: agitato da un bimbo, fremente su un'asta, sul pennone d'una nave o, semplicemente, chiuso in un cassetto fra fazzoletti e calzini dove poterlo guardare giornalmente e, talvolta accarezzarlo.
Voglio bene a Te, dif, ed amo l'Italia. Che Dio o il Fato o la Fortuna la conservino bella ed unita.
W l'Italia, viva il suo 150 anno di vita.
Buona settimana.
banzai43